Assaggi di Vangelo
I miei articoli



  Le orecchie vanno usate entrambi
“Saul ne fu molto irritato e gli parvero cattive quelle parole. Diceva: «Hanno dato a Davide diecimila, a me ne hanno dati mille. Non gli manca altro che il regno». Così da quel giorno in poi Saul guardava sospettoso Davide”. Un uomo scelto da Dio, Saul, comincia ad odiare qualcuno, Davide, perché la gente lo considera migliore, più bravo e capace, per questo da amico diventa nemico. È possibile rovinare un rapporto basandosi su quanto terze persone, malelingue, dicono? Ancor di più: è mai possibile mutare le proprie convinzioni soltanto per il sentito dire da altri?




  La fiducia si costruisce lentamente
“Benedetto il Signore, mia roccia…Mio alleato e mia fortezza, mio rifugio e mio liberatore, mio scudo in cui confido… O Dio, ti canterò un canto nuovo, inneggerò a te con l’arpa a dieci corde”. Non è così scontato trovare qualcuno nel quale puoi confidare in ogni momento, soprattutto in quelli difficili. Cosa fare? Diffidare totalmente da tutti indistintamente, perché poi alla fine ti devi arrangiare? Si potrebbe provare a frequentare qualcuno e paino piano intessere una fiducia reciproco finché diventi forte come una roccia, come con Dio. Certe situazioni non si improvvisano.




  Speranza da cogliere, non da gettare
“Il Padre del Signore nostro Gesù Cristo illumini gli occhi del nostro cuore per farci comprendere a quale speranza ci ha chiamati”. Tutte le volte chi ci succede qualcosa di pericoloso e poi “la scampiamo” ci ripromettiamo di essere più prudenti, più riconoscenti, più bravi…ma poi non lo facciamo. Sforziamoci di intravvedere quante possibilità Dio ci mette ancora davanti, quanta speranza ci infonde per il futuro, senza dimenticare di non abusare troppo della Sua Bontà e di quella di coloro che amorevolmente ci stanno vicino.




  Dire e Fare
“Perché vai ripetendo i miei decreti e hai sempre in bocca la mia alleanza, tu che hai in odio la disciplina e le mie parole ti getti alle spalle?”. Non è che non servano le parole, soprattutto se sono preghiera, ma se non hanno un riscontro pratico o, addirittura, se con le azioni contraddicono quanto affermo con la voce non è comportamento gradito neanche a Dio, come non lo è agli altri… Insomma, senza giudicare, ma dove uno non ha coerenza nei confronti altrui, difficilmente l’ha verso Dio. Così viceversa.




  Miracoli quotidiani
“Come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto…Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù”. Dopo aver ricevuto il Battesimo, il Cristo, inizia la sua vita pubblica compiendo un miracolo e ne continua a fare anche oggi. Proviamo a pensare quanti ne succedono anche a noi, certo non tutti quelli che vorremmo, ma tanti sì. Miracolo è respirare, essere in salute, avere un tetto, saper leggere e scrivere, poter condividere le proprie idee e sentimenti con qualcuno, realizzare certi sogni… niente scontato solo per il fatto che non tutti possono avere certe cose, per questo siamo dei miracolati.




  Riconoscere errori per migliorare
“Udito questo, Gesù disse loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori”. Come, a malincuore, a volte ci si ammala, così altre a livello morale non è perfetti, si sbaglia. Ammettere i proprie errori, che in rapporto con Dio si chiamano peccati, non una debolezza o fragilità, ma un ammettere la realtà, che solo grazie a questa ammissione può migliorare.




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