Liberarsi dalla paura degli altri
"Si presentò infine anche colui che aveva ricevuto un solo talento e disse: Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso. Ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra: ecco ciò che è tuo”. É veramente una paura che ci blocca, quella di pensare che gli altri possano interferire sulla nostra vita fino al punto di bloccarci nel fare quello che vorremmo, fino al punto di rinunciare ai nostri sogni e sotterrarli. No, anche il Signore vuole che le capacità che Lui stesso ci ha donato giungano a maturazione e nessuno impedisca ciò. |
Passo dopo passo
La strada verso la santità sembra lunga, ardua e anche impossibile, invece é per tutti, ognuno può e deve diventare Santo perché il Signore ci ha messo a disposizione tutti gli "ingredienti" per diventarlo. Basta ogni giorno essere se stessi guardando a Lui. Oggi dobbiamo concentrarci sulla certezza che tante persone che ci hanno già lasciato sono Sante, cioè in Paradiso, anche se non si trovano sul calendario. Questa la certezza che ci deve fare gioire, sapendo che sono in cielo e ci aspettano. |
Amare a 360°
Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?. Gli rispose: Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: Amerai il tuo prossimo come te stesso". A una precisa domanda al singolare Gesù risponde al plurale e sottolineando il concreto. Sì, troppo facile dire di amare chi sta lontano, fosse anche Dio, voler bene a qualcuno solo teoricamente. Così, non giova a nulla amare solo per quello che uno persona può dare a me, ma va amata nella pluralità del suo essere, dei suoi aspetti e bisogni, fossero anche diversi dai miei. |
Con il Vangelo in mano
Il Vangelo letto e meditato scoprendo i particolari che illuminano la nostra vita quotidiana. |
Leggiamo insieme il Vangelo
Mercoledì 25 ottobre 2017 ore 20.00 presso Chiesa S. Caterina a Magnanapoli - Roma - primo incontro in preparazione del Sinodo giovani commentando Giovanni 1. |
Difficoltà: grazie a Dio ci sono
"Gesù costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, finché non avesse congedato la folla. Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo. La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario". È l'unica volta che Gesù costringe a fare qualcosa e lo fa apposta, affinché si trovino in difficoltà, lasciandoli apparentemente soli. Sï, Lui fa propio questi scherzetti perché sa che possiamo farcela e così migliorare sempre di più. |
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